Cose che abbiamo scovato, o ricordato, occupandoci di città informale e che meritano di essere viste, lette, approfondite.
Sofà, film di Bruno Safadi (Brasile - 2019)
Una Parodia tropicale. Joana D’Arc, ex-professoressa della scuola pubblica di Rio de Janeiro, perde la casa a causa degli espropri nelle favelas per la realizzazione delle strutture per i Mondiali del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Le è rimasto soltanto un sofà ripescato dal mare e che da quel momento diventerà il suo tesoro da proteggere e l’ancora di salvezza nel percorso per riavere la propria terra. Un viaggio che compirà insieme al pirata Pharaó, della Baía de Guanabara. Alle immagini fanno da contrappunto ritagli di giornale, letteralmente sparsi sull’inquadratura, che formano mosaici di grande resa espressiva e che ben rappresentano la frammentazione di una contemporaneità che costringere molte, troppe anime a vagare alla ricerca di un luogo perduto.
Le favelas di Rio de Janeiro attraverso “l’occhio dell’architetto”: un libro sul presente e sul futuro del radicamento informale
(a cura di Ludovica Zen)
Di “Informal rooting” ci hanno colpito la completezza e la meticolosità del lavoro di ricerca da cui il volume nasce, che conferisce al libro una certa unicità. L’analisi dell’informale urbano pone l’accento non solo sulle forme dello spazio in relazione alla comunità che le abita e ne fa esperienza ogni giorno, ma anche sull’elemento temporale e sulle modalità di sedimentazione dell’informale nelle città. In questo libro, il filtro dell’architettura si interpone tra il nostro sguardo e le favelas brasiliane.
Alessandro Tessari, sfidando spazi complessi e generalmente insidiosi, propone un’interpretazione del territorio che tenga conto dell’ordine che affiora dal caos apparente. Il testo ci offre una visione limpida dell’equilibrio instauratosi in luoghi che siamo abituati a percepire come assolutamente sregolati. I diagrammi e le fotografie, frutto di un intenso lavoro sul campo, ci guidano in questo viaggio tra le strade e gli edifici di Vila Canoas, Santa Marta, Rocinha e il Complexo da Maré, quattro favelas di Rio de Janeiro.
“Informal rooting” è uno strumento davvero utile per addentrarsi nelle vie della città informale che finalmente, proprio grazie ad esploratori audaci come Alessandro Tessari, appare in forma sempre più chiara ma ancora piena di segreti da scoprire!
Tropicália
Brasile. Quando il colpo di stato militare del 1964 porta al potere il regime di destra, gli artisti, gli scrittori e i musicisti che fin dagli anni ‘50 erano impegnati nella creazione di un Paese democratico, socialmente giusto e moderno, si uniscono e fanno letteralmente esplodere la creatività culturale a Rio de Janeiro e San Paolo. Nasce Tropicália il movimento artistico che darà alla cultura brasiliana la forza per mettere radici capaci di resistere alla morsa sterile del regime militare.